martedì 12 maggio 2020

Il tuo lavoro è l’espressione del tuo talento?



Il tuo lavoro è l’espressione del tuo talento?
Se la tua risposta è affermativa di sicuro lavori con passione, piacere e fai anche tanti soldi.
Non solo l’infelicità ma anche somatizzazioni o malattie, possono derivare dallo svolgimento di un lavoro che non corrisponde al proprio modo di essere, di volere, di sentire.


E se fossi un falegname felice?
Per un’intera esistenza professionale ci si barcamena tra i compromessi per mettere a tacere i bisogni dell’anima con il contentino di una soddisfazione (superficiale) data da un benessere, economico o per un riconoscimento sociale/familiare. 
E se i tuoi genitori ti hanno imposto di essere un avvocato di successo e tu volevi essere un falegname felice?

Il tuo lavoro è davvero l’espressione del tuo talento?
“Non è facile fare il lavoro che si vuole”
Se hai installata la convinzione che non è facile, non potrai mai PERMETTERTI DI PENSARE di poterlo effettivamente fare ed evidenzierai solo le difficoltà nel raggiungimento di quell’obiettivo.
Ecco che è pronta una vita di rimpianti, rimorsi, sospiri. 

Ogni progetto, grande o piccolo che sia, per essere realizzato ha bisogno di una giusta strategia che è fatta da numerosi step:
  • Individuare l’obiettivo
  • Pianificazione della strategia a breve/medio/lungo termine
  • Valutazione delle risorse necessarie

“Mi piacerebbe ma non so se sono all’altezza!”
Se non provi e ti metti in gioco non lo saprai mai e morirai con questo dubbio!
Se provi e non sei capace, impara, studia, fai formazione per quello che ti serve e poi rimettiti in gioco.

Nella vita non ci sono successi o sconfitte ma solo risultati.
“Ora non ho tempo per pensare a questo, devo fare il lavoro che ho!”
E chi ti chiede di lasciarlo? Se non ti soddisfa però, mentre continui a farlo, inizia a costruire quello che davvero vuoi fare perché, come diceva John Lennon: “La vita è quella cosa che ci accade mentre siamo occupati in altri progetti.”


Durante  le mie conferenze di ShowCoaching™ , molti studenti  nei licei mi dicono  “Non so proprio che lavoro vorrei fare!”
La mia risposta/stimolo è: “Qual è il lavoro che faresti gratuitamente? Quello è il lavoro della tua vita!”

Proviamo ad  immaginare come sarebbe il mondo futuro se i genitori riuscissero a cogliere i talenti e le inclinazioni dei figli e li aiutassero fin da piccoli a riconoscerle, crederci e potenziarle attraverso il giusto percorso di formazione e specializzazione!

Il tuo lavoro è l’espressione del tuo talento? Se è così: “Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita” (Confucio).

Condividi questo articolo con chi pensi abbia bisogno di uno stimolo, fai conoscere questo blog ai curiosi della vita, a chi non si accontenta di essere vissuto ma vuole vivere in prima persona.

Paolo Abozzi Coach




Nessun commento:

Posta un commento