giovedì 2 aprile 2020

Chi guida l'autobus? Usare il cervello per cambiare: Programmazione Neurolinguistica


"Usare il cervello per cambiare" è stato il primo libro di Programmazione Neurolinguistica (PNL) che ho comprato, era il 1993.
Il titolo ha avuto per la mia curiosità un irresistibile effetto calamita!
Nelle prime pagine campeggiava la frase: "Chi guida l'autobus?"
Titolo e linguaggio di scrittura che contrastava con l'altisonante sottotitolo: submodalità e Programmazione Neurolinguistica.
Dopo avermi superficialmente attratto, mi ha rapito e l'ho divorato. E dopo questo libro, tanti e tanti altri fino a prendermi la specializzazione di PNL USA nel 1995: davvero uno dei primi in Italia.
Oggi la PNL è molto diffusa ma anche molto cambiata e molti dei princìpi dettati dai fondatori Bandler e Grinder (un matematico ed un fisico) sono cambiati, spesso travisati.
C'è addirittura chi la spaccia come metodo per plagiare le menti: nulla di più errato.
Come potrete leggere su Wikipedia, la PNL nasce come MODELLO di comunicazione interpersonale che studia gli schemi di comportamento di successo per modellarli, ovvero insegnarli alle persone che non utilizzano quegli schemi.
Per farla semplice... Attraverso delle chiavi di lettura del COME una persona riesce a fare con successo un'azione, posso estrapolare la sua strategia di successo ed insegnarla ad un'altra.
Stiamo vivendo un momento difficile, il necessario isolamento sociale non aiuta e spesso si va nel panico o si perde la capacità progettuale.
La PNL è uno degli strumenti che può aiutare ad interrompere questo circolo vizioso e trasformarlo in un circolo virtuoso.
Oramai utilizzo la PNL da tanti anni nel Life Coach individuale e nei Team building con grandi soddisfazioni: funziona.
"Chi guida l'autobus?": è la metafora del nostro corpo e la mente.
Se ci sediamo sull'autobus, l'autista può portarci dove vuole lui ma se ci alziamo e prendiamo in mano il volante, guidiamo noi.
Paolo Abozzi

1 commento:

  1. Lo abbiamo fatto insieme il corso di PNL ed è stato interessante e sorprendente: scoprire dai piccolissimi gesti che ognuno di noi fa senza rendersene conto, quanto invece siano essenziali per comprendere l'altra persona ed interagire in maniera profonda con essa.

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